Docente |
DANIELA COLAFRANCESCHI |
Obiettivi |
Il corso di “Laboratorio del Paesaggio/ Teoria del Paesaggio” nell’ambito del Corso quinquennale di Architettura, affronta l’approfondimento della conoscenza e del significato di progetto di paesaggio contemporaneo- nella sua accezione di parco, giardino, piazza, strada - come protagonista ed interprete delle strategie politiche inerenti la condizione e la riqualificazione urbana. Il progetto di paesaggio come tema centrale, emblematico e rappresentativo di una architettura per la città. Il progetto di paesaggio coniuga dimensioni ‘tra’ entità distinte, per scala concettuale e fisica: architettura e natura, volumi edilizi e spazio pubblico, città e territorio, periferie e brani di campagna, ambiti urbani e agricoli. Ci interessa misurare quanto il valore ‘paesaggio’ non sia solo un modello formale di riferimento per le attuali espressioni progettuali urbanistiche e architettoniche, quanto – condizione più importante ed evidente – un modello di dialogo tra queste entità. Il progetto di paesaggio come processo, interpretativo, operativo, strategico di una condizione contemporanea in forte cambiamento. E’ questo un campo che negli ultimi venti anni, anche in Italia, come già da molto tempo in Europa e nel resto del mondo, occupa gli interessi di architetti, urbanisti, geografi, agronomi, ingegneri, filosofi, antropologi… e soggetti di molte altre discipline. Oggi si rende ineludibile la necessità di riqualificare o dare nuovi spazi di relazione alle città esistenti e a quelle di fondazione, ridefinire aree funzionali pubbliche come le zone industriali dismesse, le parti obsolete di città o di territori, aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità, zone incolte e senza identità che permangono tra frange di espansione urbana, come ambiti critici su cui operare un nuovo ‘pensiero’ sull’architettura del paesaggio. |
Programma |
Il corso affronta in maniera estesa ed approfondita le potenzialità del progetto di architettura del paesaggio, applicato ad ambiti urbani marginali, o privi di identità, come processo di riqualificazione. La strategia di intervento sullo spazio pubblico, il parco, il giardino, non solo riscatta intere parti di città, ma diviene il motore propulsivo, per restituire valore civico, qualità urbana, sviluppo economico, laddove il progetto del paesaggio è lo strumento applicabile alla risoluzione di differenti problematiche contemporanee che l’architettura e il fenomeno urbano vanno producendo. Tra queste, il tema della relazione tra città e acqua, nella qualità dei lungofiume e dei waterfront urbani come spazio di relazione, di mobilità e di sostenibilità ambientale. Nella geografia calabrese è quanto mai urgente ripensare questa dimensione ‘lineare’ del progetto, come occasione per sperimentare livelli di intervento che interessano infrastruttura e paesaggio, mobilità lenta e parchi lineari. Più specificatamente: le aree di bordo, le corsie ciclabili, i percorsi, gli ambiti di sosta e i giardini, gli orti e le aree ricreative, come sistema di un paesaggio complesso. L’esperienza critica e analitica del corso, si confronterà costantemente con la ricerca applicata al progetto, come dimensione cardine del percorso didattico. Il tema riguarderà un parco urbano lineare, come ‘paesaggio complesso’, nella progettazione di ambiti pubblici e servizi.
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Testi docente |
Colafranceschi D., Gioffré V.(a cura di) Un laboratorio internazionale di progettazione del paesaggio. 5 esperienze di parchi fluviali urbani. Roma, Aracne Ed.2019. Colafranceschi Daniela: Un Altro Mediterraneo. Progetti per paesaggi critici, Altralinea 2015 Colafranceschi Daniela: Un Mediterraneo. Progetti per paesaggi critici, Alinea 2007. Manfredi Fabio (a cura di): Paesaggi Percorsi. Cittanova, ed. l’Officina delle idee 2012 Donin Gianpiero: Parchi/Parks, Biblioteca del Cenide, 1999. Moore, CW; Mitchell, W.J.;Turnbull, W: La Poetica dei Giardini, F.Muzzio&C. Padova 1989. Zagari, Franco: Questo è Paesaggio, 48 definizioni, Mancosu Editore 2006.
Si consigliano inoltre le seguenti Riviste: Lotus Navigator; Lotus (in particolare i numeri: 149,150,155,157) Topos; Landscape Design; Architettura e Paesaggio; ‘Scape; Architecture d’Aujur d’hui; Casabella, Paisea.
La Sitografia di riferimento verrà fornita durante le lezioni, così come sarà indicato tutto il materiale didattico ulteriore.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
No |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
Sì |
Prova pratica |
No |
Docente |
ALESSANDRO VILLARI |
Obiettivi |
Il corso di “Laboratorio del Paesaggio/ Teoria del Paesaggio” nell’ambito del Corso quinquennale di Architettura, affronta l’approfondimento della conoscenza e del significato di progetto di paesaggio contemporaneo- nella sua accezione di parco, giardino, piazza, strada - come protagonista ed interprete delle strategie politiche inerenti la condizione e la riqualificazione urbana. Il progetto di paesaggio come tema centrale, emblematico e rappresentativo di una architettura per la città. Il progetto di paesaggio coniuga dimensioni ‘tra’ entità distinte, per scala concettuale e fisica: architettura e natura, volumi edilizi e spazio pubblico, città e territorio, periferie e brani di campagna, ambiti urbani e agricoli. Ci interessa misurare quanto il valore ‘paesaggio’ non sia solo un modello formale di riferimento per le attuali espressioni progettuali urbanistiche e architettoniche, quanto – condizione più importante ed evidente – un modello di dialogo tra queste entità. Il progetto di paesaggio come processo, interpretativo, operativo, strategico di una condizione contemporanea in forte cambiamento. E’ questo un campo che negli ultimi venti anni, anche in Italia, come già da molto tempo in Europa e nel resto del mondo, occupa gli interessi di architetti, urbanisti, geografi, agronomi, ingegneri, filosofi, antropologi… e soggetti di molte altre discipline. Oggi si rende ineludibile la necessità di riqualificare o dare nuovi spazi di relazione alle città esistenti e a quelle di fondazione, ridefinire aree funzionali pubbliche come le zone industriali dismesse, le parti obsolete di città o di territori, aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità, zone incolte e senza identità che permangono tra frange di espansione urbana, come ambiti critici su cui operare un nuovo ‘pensiero’ sull’architettura del paesaggio. |
Programma |
Il corso si propone come una esperienza propedeutica al progetto nei PVS e, più in generale, ad un potenziamento dell'attenzione verso le forme dell'architettura intese come il risultato di una interazione tra il desiderio creativo dell'architetto e i bisogni, sia materiali sia culturali, delle persone. Progettare in contesti fragili presuppone una attenta conoscenza dei luoghi e della cultura materiale e immateriale che questi luoghi possiedono. La cultura materiale è «quel complesso “che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro della società”». In tal senso è necessario riallineare lo sguardo verso nuovi orizzonti culturali mantenendo la giusta distanza tra osservatore e comunità per le quali si opera. Altra questione attiene alla corretta valutazione dei contesti ambientali e climatici. Si lavora in territori fragili dalle condizioni ambientali spesso estreme che necessitano di continue verifiche di campo e di una lettura attenta alle tradizioni costruttive dei luoghi. Ogni contesto geografico detiene sistemi costruttivi che variano da paese a paese. Il corso intende dare “senso” a necessità e bisogni che non sempre coincidono con le nostre basi di conoscenza, e prendere una direzione che vada in controtendenza rispetto l’onda travolgente della contemporaneità che in questi territori produce, molto spesso, architetture di pessima qualità in nome di un modernismo stereotipato e appiattito sulla immagine vincente, a discapito della qualità e del rispetto delle tradizioni. La ‘folle corsa’ verso la modernizzazione ha evidenziato con drammaticità lo scollamento tra la tradizione del costruire che da sempre era stata alimentata dai fabbisogni delle collettività nel rispetto delle economie e delle condizioni climatiche verso architetture prive di qualità. Gli studenti saranno invitati a progettare la riorganizzazione del paesaggio e delle strutture di servizio all'interno della foresta situata tra i villaggi di Boabeng e di Fiema in Ghana. La foresta è denominata “Santuario delle Scimmie” ed è una meta turistica abbastanza rinomata nel Paese. Il progetto è utile a sviluppare e incrementare un turismo sostenibile per la regione.
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Testi docente |
Laura Marino, Sebastiano Nucifora, Alessandro Villari, Dieci scuole a Dar Es Salaam, Aracne, Roma 2017 Sebastiano Nucifora, Alessandro Villari, Dieci CFP in Senegal, Aracne, Roma 2021 Raul Pantaleo, Attenti all’uomo bianco, Eleuthera 2010 Riszard Kapuscinsky, Ebano, Feltrinelli, Milano 2008 F. Zagari, Manuale di progettazione giardini, Mancosu editore, Roma, 2009.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |
Docente |
DANIELA COLAFRANCESCHI |
Obiettivi |
Il corso di “Progettazione del Paesaggio” nell’ambito del Corso quinquennale di Architettura, affronta l’approfondimento della conoscenza e del significato di progetto di paesaggio contemporaneo- nella sua accezione di parco, giardino, piazza, strada - come protagonista ed interprete delle strategie politiche inerenti la condizione e la riqualificazione urbana. In coerenza con gli obiettivi formativi specifici della LM4, pone il progetto di paesaggio come tema centrale, emblematico e rappresentativo di una architettura per la città. Il progetto di paesaggio coniuga dimensioni ‘tra’ entità distinte, per scala concettuale e fisica: architettura e natura, volumi edilizi e spazio pubblico, città e territorio, periferie e brani di campagna, ambiti urbani e agricoli. Ci interessa misurare quanto il valore ‘paesaggio’ non sia solo un modello formale di riferimento per le attuali espressioni progettuali urbanistiche e architettoniche, quanto – condizione più importante ed evidente – un modello di dialogo tra queste entità. Il progetto di paesaggio come processo, interpretativo, operativo, strategico di una condizione contemporanea in forte cambiamento. E’ questo un campo che negli ultimi venti anni, anche in Italia, come già da molto tempo in Europa e nel resto del mondo, occupa gli interessi di architetti, urbanisti, geografi, agronomi, ingegneri, filosofi, antropologi… e soggetti di molte altre discipline. Oggi si rende ineludibile la necessità di riqualificare o dare nuovi spazi di relazione alle città esistenti e a quelle di fondazione, ridefinire aree funzionali pubbliche come le zone industriali dismesse, le parti obsolete di città o di territori, aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità, zone incolte e senza identità che permangono tra frange di espansione urbana, come ambiti critici su cui operare un nuovo ‘pensiero’ sull’architettura del paesaggio.
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Programma |
Il corso affronta in maniera estesa ed approfondita le potenzialita del progetto di architettura del paesaggio, applicato ad ambiti urbani marginali, o privi di identita, come processo di riqualificazione. La strategia di intervento sullo spazio pubblico, il parco, il giardino, non solo riscatta intere parti di citta, ma diviene il motore propulsivo, per restituire valore civico, qualita urbana, sviluppo economico, laddove il progetto del paesaggio e lo strumento applicabile alla risoluzione di differenti problematiche contemporanee che l’architettura e il fenomeno urbano vanno producendo. Tra queste, il tema della relazione tra citta e acqua, nella qualita dei lungofiume e dei waterfront urbani come spazio di relazione, di mobilita e di sostenibilita ambientale. Nella geografia calabrese e quanto mai urgente ripensare questa dimensione ‘lineare’ del progetto, come occasione per sperimentare livelli di intervento che interessano infrastruttura e paesaggio, mobilita lenta e parchi lineari. Piu specificatamente: le aree di bordo, le corsie ciclabili, i percorsi, gli ambiti di sosta e i giardini, gli orti e le aree ricreative, come sistema di un paesaggio complesso. L’esperienza critica e analitica del corso, si confrontera costantemente con la ricerca applicata al progetto, come dimensione cardine del percorso didattico. Il tema riguardera un parco urbano lineare, come ‘paesaggio complesso’, nella progettazione di ambiti pubblici e servizi. |
Testi docente |
Colafranceschi D., Gioffre V.(a cura di) Un laboratorio internazionale di progettazione del paesaggio. 5 esperienze di parchi fluviali urbani. Roma, Aracne Ed.2019. Colafranceschi Daniela: Un Altro Mediterraneo. Progetti per paesaggi critici, Altralinea 2015 Colafranceschi Daniela: Un Mediterraneo. Progetti per paesaggi critici, Alinea 2007. Manfredi Fabio (a cura di): Paesaggi Percorsi. Cittanova, ed. l’Officina delle idee 2012 Donin Gianpiero: Parchi/Parks, Biblioteca del Cenide, 1999. Moore, CW; Mitchell, W.J.;Turnbull, W: La Poetica dei Giardini, F.Muzzio&C. Padova 1989. Zagari, Franco: Questo e Paesaggio, 48 definizioni, Mancosu Editore 2006. Si consigliano inoltre le seguenti Riviste: Lotus Navigator; Lotus (in particolare i numeri: 149,150,155,157) Topos; Landscape Design; Architettura e Paesaggio; ‘Scape; Architecture d’Aujur d’hui; Casabella, Paisea. La Sitografia di riferimento verra fornita durante le lezioni, cosi come sara indicato tutto il materiale didattico ulteriore. |
Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
No |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
No |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |
Docente |
ALESSANDRO VILLARI |
Obiettivi |
Il corso di “Progettazione del Paesaggio” nell’ambito del Corso quinquennale di Architettura, affronta l’approfondimento della conoscenza e del significato di progetto di paesaggio contemporaneo- nella sua accezione di parco, giardino, piazza, strada - come protagonista ed interprete delle strategie politiche inerenti la condizione e la riqualificazione urbana. In coerenza con gli obiettivi formativi specifici della LM4, pone il progetto di paesaggio come tema centrale, emblematico e rappresentativo di una architettura per la città. Il progetto di paesaggio coniuga dimensioni ‘tra’ entità distinte, per scala concettuale e fisica: architettura e natura, volumi edilizi e spazio pubblico, città e territorio, periferie e brani di campagna, ambiti urbani e agricoli. Ci interessa misurare quanto il valore ‘paesaggio’ non sia solo un modello formale di riferimento per le attuali espressioni progettuali urbanistiche e architettoniche, quanto – condizione più importante ed evidente – un modello di dialogo tra queste entità. Il progetto di paesaggio come processo, interpretativo, operativo, strategico di una condizione contemporanea in forte cambiamento. E’ questo un campo che negli ultimi venti anni, anche in Italia, come già da molto tempo in Europa e nel resto del mondo, occupa gli interessi di architetti, urbanisti, geografi, agronomi, ingegneri, filosofi, antropologi… e soggetti di molte altre discipline. Oggi si rende ineludibile la necessità di riqualificare o dare nuovi spazi di relazione alle città esistenti e a quelle di fondazione, ridefinire aree funzionali pubbliche come le zone industriali dismesse, le parti obsolete di città o di territori, aree di pertinenza delle infrastrutture per la mobilità, zone incolte e senza identità che permangono tra frange di espansione urbana, come ambiti critici su cui operare un nuovo ‘pensiero’ sull’architettura del paesaggio.
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Programma |
Il corso si propone come una esperienza propedeutica al progetto nei PVS e, più in generale, ad un potenziamento dell'attenzione verso le forme dell'architettura intese come il risultato di una interazione tra il desiderio creativo dell'architetto e i bisogni, sia materiali sia culturali, delle persone. Progettare in contesti fragili presuppone una attenta conoscenza dei luoghi e della cultura materiale e immateriale che questi luoghi possiedono. La cultura materiale è «quel complesso “che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro della società”». In tal senso è necessario riallineare lo sguardo verso nuovi orizzonti culturali mantenendo la giusta distanza tra osservatore e comunità per le quali si opera. Altra questione attiene alla corretta valutazione dei contesti ambientali e climatici. Si lavora in territori fragili dalle condizioni ambientali spesso estreme che necessitano di continue verifiche di campo e di una lettura attenta alle tradizioni costruttive dei luoghi. Ogni contesto geografico detiene sistemi costruttivi che variano da paese a paese. Il corso intende dare “senso” a necessità e bisogni che non sempre coincidono con le nostre basi di conoscenza, e prendere una direzione che vada in controtendenza rispetto l’onda travolgente della contemporaneità che in questi territori produce, molto spesso, architetture di pessima qualità in nome di un modernismo stereotipato e appiattito sulla immagine vincente, a discapito della qualità e del rispetto delle tradizioni. La ‘folle corsa’ verso la modernizzazione ha evidenziato con drammaticità lo scollamento tra la tradizione del costruire che da sempre era stata alimentata dai fabbisogni delle collettività nel rispetto delle economie e delle condizioni climatiche verso architetture prive di qualità. Gli studenti saranno invitati a progettare la riorganizzazione del paesaggio e delle strutture di servizio all'interno della foresta situata tra i villaggi di Boabeng e di Fiema in Ghana. La foresta è denominata “Santuario delle Scimmie” ed è una meta turistica abbastanza rinomata nel Paese. Il progetto è utile a sviluppare e incrementare un turismo sostenibile per la regione.
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Testi docente |
Laura Marino, Sebastiano Nucifora, Alessandro Villari, Dieci scuole a Dar Es Salaam, Aracne, Roma 2017 Sebastiano Nucifora, Alessandro Villari, Dieci CFP in Senegal, Aracne, Roma 2021 Raul Pantaleo, Attenti all’uomo bianco, Eleuthera 2010 Riszard Kapuscinsky, Ebano, Feltrinelli, Milano 2008 F. Zagari, Manuale di progettazione giardini, Mancosu editore, Roma, 2009.
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Erogazione tradizionale |
Sì |
Erogazione a distanza |
No |
Frequenza obbligatoria |
Sì |
Valutazione prova scritta |
No |
Valutazione prova orale |
Sì |
Valutazione test attitudinale |
No |
Valutazione progetto |
Sì |
Valutazione tirocinio |
No |
Valutazione in itinere |
No |
Prova pratica |
No |